Decreto su bullismo e cyberbullismo: cosa cambia per famiglie e ragazzi
Entra in vigore (il 16 luglio) il decreto su bullismo e cyberbullismo. Cosa cambia in concreto per famiglie e ragazzi? Tra i punti più significativi c’è il potenziamento del servizio “Emergenza infanzia 114”, che diventa un riferimento attivo 24 ore su 24 in tutta Italia per segnalare e affrontare casi di bullismo e cyberbullismo.
Emergenza infanzia 114: ora attivo 24 ore su 24 contro bullismo e cyberbullismo
Il decreto prevede un potenziamento del numero pubblico “Emergenza infanzia 114”, che diventa operativo h24, tutti i giorni dell’anno, per fornire assistenza psicologica, legale e psicopedagogica ai minori vittime di bullismo e cyberbullismo e alle loro famiglie. Nei casi più gravi, il servizio potrà informare direttamente le autorità di polizia, garantendo interventi rapidi a tutela dei minori. Oltre alla linea telefonica, il servizio offre una app gratuita del 114. I ragazzi potranno così chiedere aiuto in forma riservata utilizzando la chat con messaggistica istantanea, e attivare volendo la funzione di geolocalizzazione, facilitando l’intervento in caso di pericolo immediato.
Il decreto introduce anche una rilevazione biennale dell’Istat sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo, con una relazione annuale alle Camere per monitorare il fenomeno e misurare l’efficacia delle misure attuate, in particolare nelle scuole secondarie. Sono previste campagne informative periodiche in collaborazione con le scuole e il Ministero dell’Istruzione.
Da settembre 2025 divieto di cellulari a scuola anche alle superiori
Niente più cellulari in classe, nemmeno alle superiori. La circolare ministeriale del 16 giugno 2025 ha esteso a tutti gli ordini di scuola un principio che, in Italia, era già vigente per elementari e medie e in Francia e Olanda è già in vigore con risultati positivi sulla concentrazione. La norma non vieta l’uso dei dispositivi elettronici per finalità didattiche, ma si concentra sullo smartphone personale, diventato per molti studenti fonte di distrazione, ansia e dipendenza. Le scuole avranno autonomia nel decidere le modalità pratiche e per gli studenti che non si adegueranno, le scuole potranno prevedere sanzioni disciplinari, fino all’abbassamento del voto in condotta. Sono previste deroghe solo per studenti con bisogni educativi speciali o in percorsi che richiedano l’utilizzo dello smartphone a fini formativi.
Per approfondire leggi l’intervista a Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente di DITE (associazione nazionale dipendenze tecnologiche) che Radiomamma fece qualche mese fa quando il ministero dell’istruzione vietò i cellulari nelle scuole primarie e secondarie di I grado https://www.radiomamma.it/notizie-per-famiglie-milano/divieto-di-smartphone-sotto-i-14-anni-proibire-non-serve-meglio
Image pic by Mikhail Nilov on Pexels
Leggi le ultime notizie pubblicate:
Bonus per famiglie 2025: tutti gli aiuti per genitori e figli
Dote Scuola, Bonus mamme, Bonus nuovi nati, Bonus asil
Scuola primaria a Milano: gli open day e quello che devi sapere prima dell’iscrizione
Scarica la Guida di Radiomamma per scoprire tutte le s
Eventi per bambini e famiglie in novembre a Milano
Concerti, laboratori STEM, elfi di Babbo Natale, mostr


Aggiungi un commento