Studiare e lavorare nello sport: il Liceo Alfa di Milano punta su nuove skill e metodo induttivo

Analisi dei dati, portfolio digitale, gestione delle emozioni, sviluppo di una mentalità manageriale verso il proprio progetto sportivo tra le materie del nuovo liceo scientifico sportivo con campus a Lambrate


“Per sostenere davvero gli studenti atleti e i liceali interessati a fare dello sport una professione non basta evitare di interrogarli il lunedì dopo le gare”. Pierpaolo Massone (nella foto con la ginnasta Martina Maggio), fondatore del Liceo Alfa, nuovo liceo scientifico sportivo internazionale quadriennale di Milano che ha aperto le iscrizioni per settembre 2026, parla per esperienza personale. “Ho trascorso le superiori con la racchetta da tennis nascosta sotto il banco, a cambiarmi di corsa in una cabina telefonica, come i super eroi, per non far tardi agli allenamenti”. Per tenere insieme, in stile Superman, “due vite” che non sono e che non dovrebbero essere considerate in contraddizione. 

Incontriamo Massone nel nuovo campus del Liceo Alfa, al 100% accessibile, costruito a pochi passi dalla stazione di Lambrate e progettato per essere uno spazio di vita oltre che di studio. Qui il 22 ottobre, il 6 novembre e il 22 novembre si terranno gli open day per i ragazzi delle medie interessati a iscriversi per l'anno scolastico 2026/2027

Cosa serve oggi a chi vuole studiare e lavorare nello sport?

“Nuove competenze, dall’analisi dei dati per misurare e migliorare le performance allo storytelling digitale. E nuovi modi di insegnare: chi pratica sport è abituato a ragionare in modo empirico, focalizzandosi su obiettivi, impara passando dal particolare all’universale. Per questo puntiamo sull’apprendimento induttivo invece che deduttivo, con una didattica esperienziale e digitale. Il liceo Alfa, paritario, propone una didattica 100% digitale ed inclusivasull’Ipad di ogni studente carichiamo libri digitali proprietari con sezioni create ad hoc insieme al Centro Leonardo di Genova per declinare concetti e materie sugli interessi e bisogni di studenti che vogliono costruirsi una carriera nello sport, come atleti o come manager, procuratori, responsabili di eventi, esperti di engagement, di streaming sportivo, di raccolta e gestione sponsor. Prendiamo una materia come Scienze, noi stimoliamo lo studente a chiedersi: cosa è, dal punto di vista scientifico, la fatica che fa parte della vita quotidiana degli atleti? Come si misura, cosa è l’acido lattico, cosa succede al nostro corpo?”.

 

Passiamo alle competenze. Se non è più solo una questione di conciliare i tempi dello studio con quelli dell’allenamento, e se dunque non è più sufficiente limitarsi ad applicare la normativa sullo studente atleta che regola interrogazioni, verifiche e carichi di compiti, cosa impareranno di nuovo e di diverso gli allievi del vostro liceo scientifico dal settembre 2026?

 

“Innanzitutto, che il compagno che fa sport agonistico non è un problema ma una ricchezza per tutta la classe. Allo studente che torna da una trasferta, magari anche internazionale, chiediamo di raccontare la logistica, le diversità culturali, l’ambiente e gli avversari, la gestione dell’ansia e della fatica, l’emozione della vittoria e della sconfitta. È una condivisione che, da un lato, fa crescere anche chi non pratica sport agonistico e che un domani potrebbe trovarsi a commentare una competizione o a gestire degli atleti. E che, dall’altro, insegna all’atleta a gestirsi in modo professionale”.

 

In che modo?

“Accompagniamo gli studenti nella creazione di un portfolio digitale, insegnando tecniche di storytelling e di public speaking e, più in generale, stimoliamo i ragazzi a sviluppare un approccio e un atteggiamento manageriale verso il proprio progetto sportivo. Anche per questo, nelle aule del nostro campus di Lambrate e presso gli impianti sportivi dove gli alunni sperimentano calcio, volley, basket, tennis-padel, atletica e arti marziali lavoreremo molto sugli Sport Analytics con l’utilizzo di dispostivi werables. Gps attaccato ai parastinchi, impareremo a raccogliere e ad analizzare dati sulle performance per passare dal generico “mi sei piaciuto” ancora usato da alcuni allenatori a valutazioni basate sui numeri”.

 

L’educazione sportiva al tempo dell’IA continua a fare i conti con problemi antichi come mancanza di fairplay dentro e fuori dal campo e relazioni difficili con coach e allenatori…

“Serve un allenamento che vada ben oltre il gesto agonistico. Sul fronte digitale, per imparare a riconoscere le allucinazioni dell’AI e per allenare la memoria a medio termine che è un problema della GenZ cresciuta sui social, sia sul fronte delle relazioni sociali e, in particolare, con adulti e allenatori. Stiamo lavorando a una ricerca che, proprio utilizzando l’intelligenza artificiale, vuole valutare l’impatto positivo o negativo che le parole e i toni degli istruttori hanno sui giovani atleti”. 

 

Per saperne di più:

I prossimi open day del Liceo Alfa per le iscrizioni 2026/2027 si tengono il 23 ottobre, il 6 novembre, il 22 novembre a Milano nel campus del liceo in zona Lambrate. Per partecipare clicca qui  

Per scoprire di più sulla maturità italiana e americana del Liceo Alfa, e sulla sua didattica, leggi questa news di Radiomamma


Aggiungi un commento

Image CAPTCHA

La ginnasta Martina Maggio e Pierpaolo Massone, fondatore del liceo scientifico sportivo Alfa a Milano
Pierpaolo Massone, fondatore del liceo scientifico sportivo Alfa a Milano (qui con la ginnasta Martina Maggio) incontra i ragazzi interessati a studiare e a lavorare nello sport

Può interessarti anche:

Iscriviti alla newsletter di Radiomamma

Radiomamma card Ottieni Radiomamma Card Scopri i vantaggi

Leggi le ultime notizie pubblicate:

Scarica l'APP di
Radiomamma!