Dichiarazione dei Redditi 2025: tutte le detrazioni e deduzioni per i genitori

Spese scolastiche, sportive, sanitarie e previdenza. Cosa possono scaricare mamme e papà nel 730 e quali documenti servono per ottenere i benefici fiscali


Ci siamo, è arrivato il momento della dichiarazione dei redditi. Ci sono spese detraibili e deducibili per i genitori. Per alcune spese viene infatti riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda o una deduzione dal reddito complessivo. Ma cosa possono portare in detrazione e dedurre i genitori? Ci ha aiutato la commercialista Francesca Motola, dello studio Motola a Milano

GENITORI E DICHIARAZIONE DEI REDDITI: ATTENZIONE ALLE RICEVUTE E ALLE DATE DELLE SPESE EFFETTUATE

È fondamentale ricordarsi che vanno presentati sempre il giustificativo della spesa (il bollettino Mav, quello rilasciato dalla scuola ecc.) e copia del pagamento tracciato (bancomat, bonifico, carta di credito ecc…)”, spiega Francesca Motola, commercialista studio Motola a Milano. Altra avvertenza. I genitori possono portare in detrazione e dedurre nella dichiarazione dei redditi di quest’anno le spese effettuate dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. “Quindi se per esempio si tarda il pagamento dei contributi di dicembre della babysitter e non si versano entro la fine dell’anno, si potranno portare in dichiarazione dei redditi l’anno dopo”.

 

DICHIARAZIONE DEI REDDITI: LE SPESE PER I FIGLI DETRAIBILI

Le spese di istruzione:

  • Il limite annuo massimo è di 800 euro (dall’anno prossimo saranno 1000) per ogni figlio che studia dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore. Rientrano: la tassa di iscrizione alla scuola, i contributi obbligatori e volontari, le spese per la mensa scolastica (anche quando il servizio è reso dal Comune o da altri soggetti), il servizio di pre e post-scuola, gite e ogni attività finalizzata all'ampliamento dell'offerta formativa (corsi teatro/lingue ecc.). Non sono, invece, detraibili le spese sostenute per lo scuolabus, per la cancelleria e per i testi della scuola secondaria;
  • Per i figli più piccoli che frequentano l'asilo nido (pubblico o privato) o le "sezioni primavera" sono detraibili le spese per la retta fino al 19%, per un massimo di 632 euro per ciascun figlio.
  • Spese di istruzione universitaria. Spese per la frequenza a corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri. Si detrae il 19% sull'intera spesa sostenuta se l'università è statale. Nel caso, invece, di iscrizione ad un'università non statale, l'importo ammesso alla detrazione non deve essere superiore a quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali nelle diverse aree geografiche.
  • Spese per minori DSA. La detrazione del 19% è ammessa per le spese sostenute in favore dei minori o dei maggiorenni fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado con diagnosi di disturbo specifico (DSA) per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici necessari all’apprendimento nonché per l’uso di strumenti compensativi. In questo caso bisogna allegare anche la certificazione DSA.

Le attività sportive

  • La detrazione per le spese sportive dei figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni è del 19%. Si porta in detrazione la spesa (massimo 210 euro per ciascun figlio) sostenuta per l'iscrizione annuale e l'abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. Sono massimo 210 euro annuali a figlio. Quindi anche se si fanno più sport, la spesa massima detraibile non cambia.

 Le spese sanitarie

  • Hai diritto alla detrazione del 19% sulle spese sanitarie per tuo figlio: generiche, specialistiche, chirurgiche, farmaceutiche, eccetera) C’è una franchigia di 129,11 euro. Solo per le spese in farmacia è ammesso l’uso del contante, ma lo scontrino deve riportare il codice fiscale.

 Gli abbonamenti ai mezzi di trasporto

  • Hai diritto alla detrazione del 19% sulla spesa sostenuta per abbonamenti tuoi e dei figli ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, per un importo complessivo di massimo 250 euro.

 

DICHIARAZIONE DEI REDDITI: LE SPESE DEDUCIBILI PER I GENITORI

Tra le spese deducibili che riguardano i genitori ci sono

  • L’assegno periodico corrisposto al coniuge. È interamente deducibile. Ma non è deducibile l’assegno per il mantenimento dei figli. Bisogna presentare copia della sentenza di separazione.
  • Colf e babysitter. Sono deducibili dal reddito complessivo per la parte rimasta a carico del datore di lavoro e fino ad un importo massimo di 1.549,37 euro (la deduzione non spetta però se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari a carico), i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici (autisti, giardinieri, ecc.) ed all’assistenza personale o familiare (colf, baby-sitter, assistenti delle persone anziane, ecc.).
  • Previdenza complementare. Se i genitori stanno pagando un fondo pensione per i figli a carico la spesa può essere dedotta. Il massimo è di 5164, 57 euro annui, quindi se un genitore sta pagando il proprio fondo pensione e quello del figlio l’importo massimo resta quello.

 

 

Per contattare Francesca Motola, commercialista studio Motola: francesca@studiomotola.it

 

 

 

 

Pic by Mikhail Nilov on Pexels

 


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Le spese dei figli detraibili e deducibili nella dichiarazione dei redditi 2025
Quali spese dei figli possono detrarre e dedurre i genitori nella dichiarazione dei redditi

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